Claudio Magris - Microcosmi




Claudio Magris

Microcosmi

Vincitore 1997

(Edizione Garzanti, 2014)

 

Se Danubio abbracciava una vastissima area geografica e storica, in Microcosmi Claudio Magris ci guida alla scoperta di luoghi circoscritti, via via più piccoli. Dalla descrizione del paesaggio – anche nei dettagli più sfuggenti – al racconto delle esistenze minime o grandi, dei destini, delle passioni, delle comiche o tragiche vicende che lo hanno segnato, sgorga una narrazione randagia e fluttuante che segue un suo percorso nascosto, come la corrente di un fiume. Ciascuno di quei mondi così diversi – che tuttavia si rispecchiano e si integrano nella parabola di un’esistenza – vive nella compresenza di presente e di passato, epifania dell’attimo e memoria, ore fuggitive o secoli lontani. Protagonisti sono gli uomini, ma anche gli animali, gli abitanti dei caffè o delle isole, l’orso del Monte Nevoso e il cane abbandonato nella laguna, rivoluzionari indomiti e dimenticati, vagabondaggi e manie di figure che hanno perso la loro esistenza come una partita a carte. Protagonisti sono anche le pietre e le onde, la neve e la sabbia, le frontiere, una presenza amata, un’inflessione della voce o un gesto magari inconsapevole... Diversi fili conduttori tessono la trama del libro e accompagnano il lettore, quali immagini o figure ricorrenti: i rapporti fra paesaggi e senso del tempo, l’identità e la sua incertezza, l’amore, il continuo attraversamento di confini d’ogni genere, l’ombra della morte. Riaffiorano, a punteggiare quest’esplorazione che s’immerge nel presente con un senso dell’effimero e insieme dell’eterno, le immagini di Medea e del viaggio degli Argonauti. E si disegna – appena evocata – la storia del nascosto e mimetizzato personaggio che li percorre, scoprendo in essi il proprio volto, il senso o il filo della propria esistenza, del proprio labile e appassionato passaggio sulla terra.

 

 



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