|
|
Ferdinando Camon |
Un altare per la madre |
Vincitore 1978 |
|
(Edizione Garzanti, 2014) |
|
|
|
Il romanzo è la conclusione ideale di quello che Camon ha intitolato «il ciclo degli ultimi», in cui un mondo contadino immobile da sempre rivive nella sua miseria e grandezza. Da questa matrice terrestre l’autore approda ora, per trasfigurazione di amore, mediazione di memoria e per virtù di poesia, a un sentimento dell’immortalità che trova il suo simbolo e segno nell’altare di rame costruito per la madre. È il padre che lo erige, ma è il figlio che ne registra la nascita, costruendo a sua volta un «altare di parole», il libro appunto, che consentirà alla madre di «smettere di morire». Dolcissima testimonianza d’amore, è un romanzo che può essere letto e sentito a diversi livelli, ma che soprattutto coinvolge con un’intensa religiosità di timbro tolstoiano. Una scrittura compatta e tesissima, epica ed elegiaca, dà al libro la severa unità delle opere che restano. |
|
|
|
|
Ferdinando Camon - Un altare per la madre
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento