Alfredo Todisco - Storia naturale di una passione



Alfredo Todisco

Storia naturale di una passione

finalista 1976

Rizzoli, 1976

 

A quarant’anni Sebastiano Rispoli incontra in Delfina qualcosa più dell’immagine di una bella donna: ma un archetipo nascosto fin da prima della sua nascita in una piega del suo cervello. Egli viene attratto dalla luce d’oro di lei come chi, dopo essere stato chiuso a lungo in una caverna scura, vede lumeggiare nel fondo la fessura dell’uscita. Esangue, ritrosa, gli istinti stanchi di un antico casato, Delfina, dopo un matrimonio difficile, soffre dell’abbandono dell’unico uomo che, per breve tempo, le ha rivelato il sapore, mai provato prima, dei sensi. Quando incontra Sebastiano, dall’appassionato temperamento di meridionale, risponde con il consenso della donna che incontra, con l’uomo giusto, la promessa della pace. Ma l’innamoramento dura solo tre giorni, un po’ inspiegabilmente. La vicenda di questo romanzo di Todisco comincia nel momento in cui l’accensione di Delfina cede bruscamente a un sentimento ambiguo, oscillante, misto di ritrazioni e di abbandoni, di ritorni e di pentimenti, al limite di una tensione sempre sul punto di spezzarsi. E’ la storia di una dissoluzione affettuosa, intima in cui il protagonista non solo vive, ma dichiara la sua passione, sullo sfondo di una originale ‘filosofia della natura’. Uno dei temi fondamentali che si svolgono dietro alla love story, è l’accusa alla freddezza tecnologica, alla ragione separata dalla natura – tipica della società moderna – quale causa dell’involuzione affettiva e della distruzione fisica del mondo. Emblematica in questa atmosfera, la rievocazione dell’ombra di Gabriele d’Annunzio, riscoperto come l’ultimo grande poeta dell’unità della natura e dell’uomo. Nell’ostilità all’Eros dannunziano, Sebastiano fiuta il segreto amore della morte che dal cristianesimo è passato direttamente nel cuore della società capitalistica, che produce merci facendo ‘terra bruciata’. È il senso della fine del mondo, su cui si proietta il disfacimento della vicenda privata dei protagonisti che spiega il titolo polemico del romanzo ‘Storia naturale di una passione’.

 

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