Angelica Artemisia Pedatella - Le donne più malvagie della storia d'Italia




 

Angelica Artemisia Pedatella

2015

Le donne più malvagie della storia d'Italia

Crudeltà ed efferatezze al femminile

**Dietro ogni grande uomo c'è una donna terribile Crudeltà ed efferatezze al femminile Ormai è noto che il male, pur essendo un sostantivo di genere maschile, si possa declinare con facilità al femminile e abbia trovato un certo agio nei profili di donne malvagie e senza scrupoli, nonostante la loro leggiadria e l'apparente dolcezza.** Smania di potere, desiderio di possesso, ambizione, spregiudicatezza, follia e gelosia sono solo alcuni dei sentimenti che hanno animato le gesta delle eroine negative della nostra Storia. Sono diventate leggendarie le oscure trame di Agrippina Minore, i crimini di Locusta, avvelenatrice ufficiale alla corte di Nerone o i macabri riti della Saponificatrice, famosa per tagliare a pezzi le sue vittime e farle bollire. E come è possibile non ricordare le follie della dissoluta Messalina o quelle della giovanissima Anna Maria Botticelli? Così, il profilo di Lucrezia Borgia, può venire associato a quello di Rina Fort, soprannominata la Belva di Via San Gregorio o a quello di Beatrice Cenci, nobildonna romana macchiatasi di parricidio. La serial killer Milena Quaglini non fu più pericolosa della scandalosa Geltrude Pellegrini, assassina senza scrupoli. E così, mentre il passato con i suoi precetti scolora nelle regole del presente, il sangue incrostato nella nostra memoria si mischia con quello fresco delle vicende attuali, e i volti delle assassine si confondono l’uno con l’altro in un macabro gioco di specchi.

 

 


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