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Antonio Aniante |
Il figlio del sole |
finalista 1965 |
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Ceschina, 1965 |
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Di Aniante scrittore è stata ricordata la capacità di far lievitare la realtà fino alla magia, secondo i canoni del "realismo magico" di Bontempelli al quale egli giunse per un suo proprio itinerario artistico. Nell’opera di Aniante, romanziere e drammaturgo, sono presenti i caratteri fondamentali dell’ambiente siciliano: passione, sensualità, religione, superstizione e fanatismo. Ma è anche riscontrabile la componente grottesca ed umoristica, che stempera il moralismo, e la svalutazione della scienza e della cultura in favore del vitalismo futuristico. Lo sradicamento dall’Italia, e soprattutto dalla Sicilia, il “pendolarismo” italo-francese, sono le ragioni principali della solitudine di Aniante e del suo isolamento di “petit sicilien” nella cosmopolita metropoli parigina d’anteguerra brulicante di varia umanità: esuli alla ricerca di una patria, artisti in cerca di successo, bohémiens, déracinés, gente che viveva alla giornata nella quotidiana speranza di sfamarsi. |
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Antonio Aniante - Il figlio del sole
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