Antonio Steffenoni - L'ultima lettera di Jaime Joaquin Mora Tordera



NONFICTION e/o INTERNI

 

Antonio Steffenoni - L'ultima lettera di Jaime Joaquin Mora Tordera

Luglio '36. Nel furore della Guerra civile spagnola un uomo perde se stesso, l'amore, il senso della vita


 

 

Interno Giallo

1992

 

L’ultima lettera è quella che León Mora Tordera scrive dalla Spagna al vecchio amico italiano Guglielmo: nella lettera confessa oggi cosa accadde veramente a lui, alla moglie Consuelo, alle adorate figlie Nuria e Pilarín, al padre e alla giovane amante Isabél nel terribile luglio del 1936. La Spagna, in quei giorni, “bruciava” e violenze, omicidi, stragi, vendette d’inaudita crudeltà fecero irruzione nella vita ricca e serena di León. Terrorizzato, León si ritirò allora con la famiglia da Barcellona a Blanes, sulla Costa Brava, in una villa a pochi metri dal mare. Lì accadde qualcosa di terribile che restò avvolto nel mistero. Ma la verità che León racconta all’amico Guglielmo è davvero la verità? E se lo è, è davvero tutta la verità? Il giovane e invidiato “hidalgo” che amava le corride e il flamenco, la bella vita e le belle donne ha veramente fatto ciò che dice di aver fatto? E si è veramente trasformato nel vecchio solitario, tormentato dai rimorsi che la lettera descrive? Questi sono alcuni dei tanti misteri che Guglielmo si sforza di svelare, con l’aiuto di una terza figlia di León. Ci riuscirà? Oppure dovrà fermare la propria ricerca di fronte ai trucchi di cui il vecchio amico ha disseminato la sua ultima e misteriosa lettera? Sullo sfondo dell’intricata vicenda scorrono: la storia di una Spagna che cambia, dagli anni trenta a oggi, e la storia di una splendida amicizia; i drammi collettivi che si specchiano nei drammi privati; i dubbi su quanto di vero può esserci in una storia inventata e quanto di falso in una vita vera.

 

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