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Gianna Manzini |
Forte come un leone |
Candidato 1947 |
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(Edizione Mondadori, 1947) |
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Nel pezzo autobiografico che da il titolo al volume la scrittrice riceve dal padre, morto da anni, una lezione di semplicità «Codesta impazienza di distinguersi è debolezza...Bisogna saper partecipare, condividere, allargare il proprio cerchio fino a perdervisi...». In che misura, in che particolare senso Gianna Manzini abbia approfittato di quella lezione, di quell'invito a una semplicità che sia conquista naturale dell'anima non dell'intelletto, si può vedere nei capitoli successivi del libro. Certo è che per l'autrice narrare la storia di Un dente malato o veder Nudi di donne al mare o evocare il ciclo della sua città natale, è veramente un umanissimo «partecipare, condividere, allargare il proprio cerchio fino a perdervisi...». |
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Gianna Manzini - Forte come un leone
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