Gisbert Haefs - Troia


 

 

Finalista 2002

Gisbert Haefs

2001

Troia

Troja, 1997



 

Marco Tropea

Solone, il famoso statista ateniese del VI secolo, in visita in Egitto durante il suo primo, volontario esilio, si imbatte in una serie di documenti riguardanti la guerra di Troia, conclusasi ormai da seicento anni. Tutto farebbe supporre che la ben nota vicenda celebrata da Omero, con il suo corollario di dèi e di eroi, sia stata solo la trasposizione epica dei fatti realmente accaduti, innescati da motivazioni economiche e politiche ben più che dal famoso "rapimento" di Elena. In questa versione, venuta a cadere l'aura del mito, Achille, Odisseo, Menelao, Agamennone, Ettore, Enea e Paride appaiono segnati da tutte le loro debolezze umane e dalle loro vanità. Ma i veri protagonisti del romanzo sono i componenti di una variopinta comunità di mercanti che ha scelto come base un'isola deserta dell'Egeo; sono guidati dall'assiro Ninurta, dotato di fiuto nei commerci e di grande abilità diplomatica, e dalla bella e saggia Tashmetu, un tempo schiava, che diventerà la sua compagna. Accanto a loro, una folla di figure affascinanti: tra gli altri, il geniale inventore Tsanghar, la misteriosa Lamashtu e Djoser, il riflessivo egizio che si incarica di redigere per i posteri la narrazione degli eventi. Per trasmettere a Priamo un'ambasciata che potrebbe rivelarsi di importanza vitale, e per più concrete ragioni d'affari, Ninurta e i suoi compagni decidono di ancorare le proprie navi al largo di Troia, trovandosi coinvolti nell'assedio e nel conflitto che si concluderanno con la distruzione della città. Ma le loro avventure non finiscono qui: al ritorno nella loro Isola dei Mercanti li aspettano nuovi pericoli, dietro ai quali si cela la crudeltà del Vecchio Scuro, temibile sacerdote dai poteri apparentemente soprannaturali. Questa poderosa materia narrativa, fatta di intrighi, tradimenti, massacri, fughe e tempestosi viaggi per mare, è intessuta da Haefs in un racconto ricco di tensione, acceso da un erotismo gioioso e modulato su una disincantata ironia. Sotto gli occhi del lettore il mondo della tarda età del bronzo acquista vita e corpo, e il conflitto fra achei e troiani si configura come lo scontro fra due civiltà: il raffinato Oriente in decadenza e la cultura occidentale ai suoi albori, razionalista e cinica.

 

 




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