Ivan Della Mea - Il sasso dentro



 

IperFiction costola color canna di fucile

Giallo, Thriller, Suspence, ecc.

Ivan Della Mea - Il sasso dentro


 

 

Interno Giallo

1990

 

Milano bella e disperata. Milano metastatica. Milano ha un sasso dentro, grande: una concrezione nera fatta di miseria delle cose e dell’uomo. Ma è anche una città generosa, con gente dal cuore netto, pronta alla solidarietà e all’amore. La prima Milano, quella nera, comprende anche persone che sfuggono alla comprensione immediata, che “producono” cadaveri orrendamente mutilati e abbandonati nelle discariche, miseri resti ai quali bisogna ridare un passato e delle motivazioni che possano averli spinti alla morte. L’altra Milano è fatta di uomini come Paolo Carlo Andena, (Paco), ex commissario della Squadra omicidi, uno con un profondo senso della giustizia che nasce più dall’esperienza che dai codici. Nella storia c’è anche Anita (Nita), donna raffinata ed elegante, le cui angosce scivolano lungo le strade della città, nei loro giorni e nelle loro notti, come protagoniste di un micidiale slalom parallelo. Dice un postulato della fisica che due rette parallele non s’incontrano mai o che, se mai s’incontrano, questo avviene nell’infinito. Ma accade a volte, fuori dalla scienza, che s’incontrino nel finito: in questo romanzo così è. Ciò che unisce Anita e Paolo Carlo è il pensiero della morte: per lei, la paura della morte; per lui, il ricordo della morte del fratello. E fra loro e con loro, Popi Ruera, il vecchio stanco e saggio, mitica figura della milanesità. E Errico Caimi, il medico che ama Anita e la vuole rassicurare, ma ottiene solo di soffrire. Una vicenda nerissima, densa anche di pietà umana, con un finale che si inchioderà nella mente.

 

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