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Luciano Zeppegno |
2015 |
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Milano sparita Un’ampia selezione di dipinti realizzati tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento tra personaggi, curiosità e scorci autenticamente «meneghini» |
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L’intento principale di questo volume è quello di rievocare, senza abbandoni nostalgici, ma con un preciso impegno critico, il volto ormai «perduto» della Milano dell’Ottocento e del primo Novecento. Si tratta di una rassegna antologica «visiva» a colori della città lombarda ricavata dalle opere più suggestive di diversi pittori d’epoca; essa ha la capacità magica di far rivivere ai nostri occhi ambienti lontani cent’anni e più, sostenuta com’è peraltro dai testi storico-poetici in chiave di racconto scritti in uno stile personalizzato da Luciano Zeppegno. Così, lungo le porte e le mura, le «fette della grande torta» si aprono nell’intrico magico dei Navigli, nel centro storico-religioso del duomo o in quello romantico, «verdiano e scapigliato», della Scala: Milano riappare nella sua dignità di allora e di sempre, simbolico «tramonto di un mondo vecchio» ma allo stesso tempo «alba di un futuro ancora lontano», secondo le parole dell’autore. I dipinti che compongono il volume, tutti ampiamente commentati, catalogati con le relative fonti e suddivisi per ambienti, si propongono al lettore in una varietà di contenuti, tra personaggi, curiosità e scorci autenticamente «meneghini», dagli acquarelli degli anonimi ai quadri di artisti come Angelo Inganni, Domenico Induno, Carlo Mascheroni o Telemaco Signorini. L’opera si segnala, in ultima analisi, come frutto di una selezione e di una ricerca paziente tra musei e gallerie che la rendono quanto mai preziosa e originale. |
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Luciano Zeppegno - Milano sparita
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