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Lucio Mastronardi |
Il maestro di Vigevano |
Candidato 1962 |
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(Edizione Einaudi, 1962) |
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Il primo romanzo di Lucio Mastronardi 'il cazolaio di Vigevano' tenuto a battesimo da Elio Vittorini nel 'Menabò I' rappresentava con una scrittura dialettale sgangherata ma serissima le alterne fortune dei fabbricanti di scarpe tra artigianato e industrializzazione. Qui l'ambiente sociale si sposta di poco, siamo tra le categorie che il 'miracolo economico' non tocca , come i maestri elementari, che continuano a sperare in una promozione di qualifica, nella pensione, negli scatti del 'coefficiente' in mezzo ad un mondo sempre più avido di benessere e frettoloso. Diversa è invece la sostanza della narrazione: una scrittura che adopera come viene viene la lingua parlata , le espressioni burocratiche e i dialetto; la tensione non è più quella di una grottesca commedia ma d'una tragedia clownesca, dove si vuole besffare ma anche aggredire, far violenza, toccare il fondo. E' nella caricatura di questo mondo di catrame (così lo chiama l'autore piccolo borghese) che Mastonardi ci dà le sue pagine migliori, come nella spassosa presa in giro del 'mondo attivo' o del 'cenacolo pedagogico' |
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Lucio Mastronardi - Il maestro di Vigevano
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