Luigi Testaferrata - L'altissimo



Luigi Testaferrata

L'altissimo

finalista 1980

Città Armoniosa, 1980    

 

«E questa la felicità, penso: stiamo lontani per mesi, magari per anni, non abbiamo nessun rapporto di interesse, di affari, eppure siamo legati come fossimo fratelli gemelli. Siamo le foglie verdi attaccate ai rami scuri.» Ventuno intellettuali vivono la dolcezza della conversazione, dell’Altissimo, delle rose, della giovane Virginia, degli antichi e muovi poeti, delle cene sotto la luna, del mare, e scoprono di essere già — in tutto questo — ciò che continuano a cercare. «Siamo in tempo di fondamentale indifferenza per la letteratura e per le possibilità di conoscenza, di arricchimento, di esperienza che può portare e indurre: ecco, il romanzo di Testaferrata è, invece, il raro esempio delle possibilità e del potere splendido e non eludibile della letteratura» (Giorgio Bàrberi Squarotti).

 

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