Marcel Montecino - Croci sul muro



 

IperFiction costola color canna di fucile

Giallo, Thriller, Suspence, ecc.

Marcel Montecino - Croci sul muro

The Fugitive, 1993

 

 

Interno Giallo

1990

 

Pieno di rabbia, un uomo scarabocchia graffiti antisemiti sui muri delle sinagoghe della parte benestante di Los Angeles e firma le sue opere con due croci rosse gocciolanti. Ma quando l’auto-proclamato ariano comincia ad agire e si moltiplicano le sue fantasie omicide, la città cade in preda alla paura del “Killer della croce!” Leggendo Montecino sembra di sentire echi dell’autobiografia di Mingus. Più che noir è cool, e anche un po’ bastardo. E non è un caso che l’autore sia un musicista: jazz, per l’appunto. Formidabile nell’intro, calibrato nel ritmo, preciso come un metronomo: i due protagonisti si incontrano alla metà esatta del racconto e da quel momento è un crescendo rossiniano che non abbandona mai il tema. Da leggere in compagnia di Miles Davis o Chet Baker centellinando le pagine in attesa del bis (magari corredato da qualche tavola di Muñoz e Sampayo).Visto che Jack Gold sembra un clone di Alack Sinner, ci starebbero benissimo.

 

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