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Finalista 2013 |
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Maurizio De Giovanni |
2012 |
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Vipera |
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Serie |
# 6 |
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Einaudi |
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Napoli, 1932: manca una settimana alla Pasqua. Al "Paradiso", esclusiva casa di tolleranza nella centralissima via Chiaia, la prostituta più famosa è ritrovata morta. Maria Rosaria, detta Vipera, vanto e principale attrazione del bordello per la sua straordinaria bellezza, è stata soffocata con un cuscino. L'ultimo cliente sostiene di averla lasciata ancora viva, il successivo di averla trovata già morta. Al commissario Ricciardi, che ha il dono terribile di vedere i morti ammazzati e ascoltare le loro ultime parole, il fantasma di Vipera ripete: "il mio frustino, il mio frustino". L'oscura frase potrebbe riferirsi al soprannome dell'ultimo cliente, l'ambulante di frutta e verdura Peppe 'a frusta, o ai gusti sessuali di Alfonso, il commerciante di arredi sacri con tendenze sadomasochiste che ha scoperto il cadavere. Ma molti sono i personaggi che ruotavano intorno alla donna e potevano avere un motivo per ucciderla: avidità, frustrazione, invidia, bigottismo. Mentre la primavera accende i sensi e la Quaresima li avvilisce, il commissario Ricciardi si districa nel dedalo di strade e menzogne di una Napoli indimenticabile, ritratta con la potenza narrativa a cui la scrittura di De Giovanni ci ha abituati. |
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Maurizio De Giovanni - Vipera
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