Michail Bulgakov - Diaboliade



 

IperFiction costola color canna di fucile

Giallo, Thriller, Suspence, ecc.

Michail Bulgakov - Diaboliade

Undici racconti fantastici dell'autore di "Il maestro e Margherita"

D’javoljàda, 1924

 

 

Interno Giallo

1990

 

Diaboliade è una pungente satira sui piccoli uomini, funzionari pubblici dalla personalità disintegrata e ridotti dalla burocrazia in categorie. Me per Bulgakov il piccolo uomo non è il solo a restare distrutto da un sistema politico che non lascia spazio agli esseri umani. Anche lo scienziato di Le uova fatali viene manipolato e alla fine sconfitto dalla pachidermica burocrazia che tutto controlla e tutto gestisce. In questo racconto, caratterizzato da una forte vena fantascientifica, Bulgakov traccia un’acuta critica su com’è stata condotta la ricerca scientifica dopo la Rivoluzione. In Un racconto cinese, di nuovo, lo scrittore dà libero sfogo alla sua ricca fantasia, ma per dire altro: è l’evocazione dell’infanzia di un coolie narrata sullo sfondo di una Mosca opprimente e priva di speranza. L'incursione è invece la narrazione di un trionfo umano, la descrizione di una pacata dignità interiore messa a confronto con la brutalità politica. Questo volume contiene anche alcuni feuilletton: Le avventure di Chichikov, Palazzo El’pit, Comune operaia e Trattato sulle abitazioni che sono esempi assai interessanti di quell’umorismo triste che emergerà in seguito in opere più importanti come Il maestro e Margherita e L'appartamento di Zoja.  E infine L’isola purpurea, una storia iperbolica e amara, disperata satira della censura politica.     

 

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