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Raffaele Crovi |
L'indagine di via Rapallo |
Candidato 1997 |
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(Edizione Piemme, 1997) |
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Raffaele Crovi, scrittore e poeta, da quarantanni racconta e scandaglia il cuore della metropoli lombarda assunta come laboratorio e metafora del consorzio umano in età moderna. Sulla stessa traiettoria è anche questo suo ultimo romanzo, che è insieme un giallo e un’analisi dei mutamenti della società italiana, descritta con giocosa grazia e quella punta di “suspence” propria dei racconti polizieschi. Protagonista del romanzo è Gino Pompei, un vice ispettore di polizia che si fa carico di scoprire moventi e autori del delitto, sempre che di delitto si sia trattato, di Orio Zaniboni, scrittore e “single”, che muore cadendo da una finestra del settimo piano di un condominio di Milano, non si sa se per cause accidentali o perché spinto giù da qualcuno. Sotto i panni di un idraulico, Pompei comincia a indagare e ad aggirarsi tra i piani del condominio, riparando tubature, avvitando rubinetti e sistemando condotte idriche ed entrando così nelle case degli inquilini, garantendosi la possibilità di dialogo e di penetrazione di realtà familiari altrimenti non conoscibili. Zaniboni, di cui Pompei si spaccia per cugino, è morto mentre progettava un romanzo ambientato forse proprio in via Rapallo , tra i condomini dei quali intendeva raccontare pregi e difetti. Non ne ha avuto il tempo, sarà il Pompei a raccontarli e a descrivere la Milano degli scontri sociali, dell’emarginazione e dei conflitti. Gli si presenterà infatti un campionario di umanità, una città in miniatura. |
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Raffaele Crovi - L'indagine di via Rapallo
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