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Vincitore 1981 |
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Sergio Zavoli |
1981 |
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Socialista di Dio |
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Mondadori |
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«Socialista di Dio»: in questa definizione Zavoli si riconosce. Le sue radici, la sua educazione, quasi la formula chimica della sua personalità, sono contenute nel baleno, sia pure ironico, dell'epigramma. Per molti anni Zavoli ha svolto il disperso lavoro del giornalista; nel frantumato brusio delle parole e dei fatti cercava la presenza dei grandi temi, quelli a cui è legata la sopravvivenza stessa dell'umanità. Socialista di Dio è nato a un giro di boa della sua vita. Il nucleo di innumerevoli esperienze, incontri, problemi, tra felicità e orrori, miserie e grandezze, si è a poco a poco rappreso in pagine smaglianti, di riflessione e di polemica. Quello di Zavoli è un cammino attraverso il nostro tempo, dentro il duro spessore della realtà e le vaghe trame della memoria. Nessuna contraddizione è elusa, nessuna asperità evitata. Ferite generazionali, ragioni del diniego e della speranza, richiami del passato e crocevia del futuro, e poi Sud e miseria, condizione giovanile e massmedia, responsabilità della scienza e problemi della fede, rapporti fra società e potere politico, radicamento e sradicamento dell'uomo gremiscono un libro in cui la voce di coloro che riflettono sul male e sull'ingiustizia, e quella raggrumata delle vittime, si mescolano in una sorta di clamore fraterno. Nutrito di linfe civili e spirituali, l'umanesimo di Zavoli affronta l'analisi di un mondo controverso con lo stile dello sdegno e della fiducia, della fermezza e del dubbio. Nei testi qui raccolti, bilancio di un itinerario che chiarisce molti motivi dei nostri stessi passi nel quotidiano e nella storia, nel pubblico e nel privato, nel reale e nell'immaginario, si traduce un inquieto e illuminante senso dell'epoca. In essi il giornalista e lo scrittore convivono secondo moduli espressivi volta a volta esemplari. |
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