Alberto Trebeschi - Lineamenti di storia del pensiero scientifico


Alberto Trebeschi

Lineamenti di storia del pensiero scientifico

Premio speciale della giuria alla memoria 1975

Editori Riuniti, 1975

 

L'esperienza di insegnamento nella scuola media superiore mi ha persuaso della profonda verità contenuta nelle parole di alcuni studi di storia delle scienze che, da molti anni, denunciano la carenza di un legame organico, nell'insegnamento  scolastico, tra gli studi scientifici e la storia della cultura umanistica. Lo studio della fisica, per ciò che concerne i contenuti delle diverse branche, sia per la metodologia, ha acquistato in Italia una caratteristica decisamente astorica. La sistemazione e la ripartizione che la materia ha ricevuto tradizionalmente è riportata in modo meccanico nei programmi e grava dogmaticamente sui metodi di insegnamento. L'oggetto del lavoro che ho cercato di realizzare è il rapporto, sviluppatosi nel corso della storia, tra le fondamentali idee della fisica e le idee filosofiche che, di volta in volta, le hanno favorite o contrastate. (Alberto Trebeschi)

Questo libro, proposto (innanzitutto, ma non soltanto) a professori e studenti per un insegnamento e uno studio interdisciplinari in concreto, ci sembra non solo valido in sé, per quello che contiene, ma anche indicativo, diciamo pure «esemplare» nel senso letterale e non retorico del termine, di ciò che deve essere fatto per contribuire all'unità della cultura, e con ciò della mente e della personalità di chi studia, a scuola e fuori della scuola. Piuttosto che principi, enunciazioni, direttive metodologiche, nel libro di Alberto Trebeschi noi troviamo un metodo nel suo concreto operare. (Lucio Lombardo Radice)

Alberto Trebeschi nasce il 4 agosto 1937 a Brescia. In questa città conclude i suoi studi preuniversitari. Segue poi i corsi di ingegneria al politecnico di Milano, ma, attratto da un tipo di studio teorico, consegue la laurea in fisica presso l'università di Pavia. Diviene titolare della cattedra di fisica e laboratorio all'istituto tecnico statale di Brescia «B. Castelli»  e contemporaneamente è assistente presso la facoltà di medicina di Brescia. Pubblica importanti scritti di storia della scienza su riviste quali Sapere e La didattica scientifica. Una bomba fascista esplosa il 28 maggio 1974, durante una manifestazione indetta dal comitato unitario antifascista e dai sindacati in piazza della Loggia a Brescia, lo uccide insieme alla moglie e ad altri cinque lavoratori.

 


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