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Alicia Giménez-Bartlett |
2003 |
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Serpenti nel Paradiso |
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2002, Serpientes en el paraíso |
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Serie Petra Delicado |
# 5 |
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Sellerio |
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«È facile tirare un calcio in una pozza maleodorante, ma avvicinare la punta del piede al laghetto dei cigni è un’altra cosa». Petra Delicado e il suo vice Fermín Garzón, della "policía nacional" di Barcellona non si trovano esattamente nel loro ambiente vicino al laghetto dei cigni. Le loro inchieste – inchieste dure e lente, che procedono macinando chilometri, senza illuminazioni e colpi d’intuizione ma mostrando la tenacia dei mastini (mastino soprattutto lei, Petra; più bonario e moralista Fermín) – hanno per lo più smosso pozze maleodoranti, o simili: complotti di gangster, delitti maturati al confine tra il mondo del vizio e quello dello spettacolo, violentatori seriali, omicidi nel parco. Stavolta, invece, al loro quinto caso, devono risolvere un crimine che matura in un sobborgo ricco della città, il quartiere «Paradís»: ville rasserenate da giardini di ombrosa geometria, coppie molto per bene con servitù filippina, carriere dorate, bambini radiosi, e salde tradizioni di famiglia. Nella sua piscina, colpito alla testa, galleggia il corpo di Juan Luis Espinet, marito virtuoso, giovane padre di famiglia, uomo elegante e bellissimo, avvocato del famoso studio di famiglia, ma ancor più bravo del padre: «era il numero uno in tutto», giurano le due coppie dei suoi amici più cari. Non c’è un’ombra sulla sua vita. Come non ce ne sono in quelle degli amici. E contro il castello illusionistico del «Paradís», o in quel nido di vipere dissimulato, cominciano ad abbattersi i colpi di maglio di Petra e Fermín. Mentre intorno lo scenario si complica con la grazia comica di una commedia degli imbrogli: una visita del papa in città, un cardinale che sembra uscito dal rinascimento, il simpatico giudice "bon vivant", una coppia di sorelle infaticabili e procaci, Fermín che fa lo zerbinotto punito e Petra nella parte di Cupido. Perché, probabilmente, la base del successo e del piacere della lettura che danno i gialli d’ambiente della Giménez Bartlett, è che essi sembrano polizieschi in forma di commedia: quadri vividissimi di interni o di esterni sempre spazialmente caratterizzati, personalizzati, si direbbe, fino al dettaglio umano, e dominati dal dialogo piuttosto che dalla descrizione. Una mano felice di scrittrice che fa di lei, come ha detto un grande critico, «un genio mediterraneo per il giallo». |
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Alicia Giménez-Bartlett - Serpenti nel Paradiso
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