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Finalista |
1993 |
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Caryl Phillips |
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Crossing the River |
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Non tradotto |
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Crossing the River è un romanzo che tratta il tema della diaspora africana attraverso quattro racconti di due persone nere e due bianche, che vivono in epoche e continenti diversi. Alcuni di loro affrontano la separazione dalla loro terra d’origine, portando con sé il pesante retaggio della schiavitù. Nell'opera emerge molto chiaramente l'idea che tutti i neri coinvolti nella diaspora hanno le stesse origini ancestrali e travagliate in Africa. La prima sezione è ambientata negli anni '30 del 1800, ed è dedicata all'esperienza di Nash, un ex-schiavo che viaggia dall’America all’Africa per evangelizzare le popolazioni locali; la seconda sezione, ambientata nel diciottesimo secolo, narra di Martha, una vecchia donna che intraprende un viaggio verso la California nel tentativo di sottrarsi alle ingiustizie della schiavitù; nella terza sezione appare il capitano di una nave schiavista: James Hamilton; e infine nella quarta sezione l'autore racconta la storia di Joyce, una donna inglese che si innamora di Travis, membro dell’esercito statunitense recatosi in Inghilterra durante la Seconda Guerra Mondiale. La voce del narratore, un anziano contadino africano, apre e chiude il romanzo, facendo da cornice ai quattro racconti. Il titolo Crossing the River ha una duplice valenza: si riferisce sia alla morte che alla liberazione. Il fiume è simbolo degli ostacoli che gli africani devono superare nella vita a causa della loro forzata migrazione, è un fiume di lacrime. Coloro che sopravvivono al trasferimento verso la loro nuova destinazione, impiegano il resto delle loro vite nell'affrontare le difficoltà dell'integrazione. La maggior parte però riesce solo ad attraversare il fiume e ad essere liberata dalla morte. A livello geografico, il titolo si riferisce all'attraversamento dell’Oceano Atlantico, del fiume Giordano, e del Mississippi. |
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Caryl Phillips - Crossing the River
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