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Longlist |
2001 |
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Ciaran Carson |
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Shamrock Tea |
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Non tradotto |
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Immagina un Borges irlandese che costruisce un puzzle cinese di un testo, descrivendo i suoi personaggi con gusto nabokoviano e inventando una trama che ricorda Dickens, H.G. Wells e X-Files e avrai un'idea di com'è il quarto libro di prosa di Carson. In frasi lapidarie, questa finzione procede come un puzzle attraverso 101 brevi capitoli, ciascuno intitolato per un colore da Paris Green a Bible Black. (Catalogando più sfumature di quanto chiunque possa immaginare, il sommario da solo vale il prezzo del libro.) Sebbene il narratore sia introdotto nelle prime righe del romanzo, rivela sorprendentemente poco di se stesso, nemmeno il suo nome di battesimo. (Il suo cognome risulta essere Carson.) Invece, ci racconta di Napoleone che muore a Sant'Elena dai fumi di Paris Green e procede a discutere il doppio ritratto di Jan van Eyck di Arnolfini e della sua sposa, un dipinto la cui importanza cresce man mano che il il romanzo progredisce. Percorrendo le vite dei santi, le vite di Lambert e Jan van Eyck, le vite di Wittgenstein, Conan Doyle e Wilde, Carson svela abilmente la sua storia sul giovane Carson; sua cugina, Berenice; il suo compagno di scuola Maeterlinck; e una missione che possono compiere solo sorseggiando Shamrock Tea e scivolando nel mondo del doppio ritratto di Jan van Eyck. Questo meandro tra realtà e finzione non è nuovo per Carson, un premiato poeta di Belfast, che in opere passate ha trasformato la sua mente peripatetica dalle Metamorfosi di Ovidio alle fiabe irlandesi all'etimologia e alla musica tradizionale irlandese. Questa modalità gli si addice chiaramente, ma poiché i racconti disparati non si fondono fino alla fine di questo lavoro, i lettori possono perdere la pazienza, soprattutto perché ai personaggi "non è consentito alcun pensiero interiore". Ma come meditazione sul tempo e sull'arte, il libro di Carson stabilisce il proprio punto di riferimento. |
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Ciaran Carson - Shamrock Tea
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