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Erle Stanley Gardner |
1967 |
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Perry Mason e la mendicante per forza |
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The Case Of The Beautiful Beggar, 1965 |
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Serie Perry Mason |
# 76 |
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Il Giallo Mondadori n° 947 |
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La lettera che Daphne Shelby presenta a Perry Mason è un documento sconcertante. L'ha scritta di suo pugno Horace Shelby, il ricco zio di Daphne, e lei l'ha ricevuta a Honolulu, durante una crociera. "Al tuo ritorno" dice la lettera "non venire a casa. Corri da Perry Mason, fatti accompagnare da lui alla banca, incassa l'assegno accluso e affidagli il denaro." Altrettanto sconcertante è l'assegno: centoventicinquemila dollari! Ma l'assegno è inesigibile. Qualcuno è riuscito ad avviare la pratica per l'inabilitazione di Horace e porre sotto sequestro il suo conto corrente. Perry Mason si trova in un vicolo cieco. Fra l'altro, la povera Daphne è senza un soldo e il trucco con il quale l'astuto avvocato riesce a prelevare una somma cospicua da conto bloccato, senza violare la legge, costituisce, di per sé, una della più brillanti trovate di quell'incredibile prestigiatore che è Gardner. Ma la vicenda non è che agli inizi. Horace Shelby, fuggito dalla clinica, si caccia in un mare di complicazioni, tanto che quando si trova a faccia con l'avvocato, gli confessa, nientemeno, che ha sulla coscienza la morte di un uomo. Perry Mason ha una tesi sull'accaduto, ardita, ma logica. Tuttavia non ha prove e per risolvere il problema secondo giustizia deve fare lo sgambetto alla polizia. Eppure, ci crediate o no, il romanzo si conclude con una stretta di mano tra l'avvocato e il suo eterno avversario, il tenente Tragg. |
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Erle Stanley Gardner - Perry Mason e la mendicante per forza
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