Fernando Bandini - Quattordici poesie


Fernando Bandini

Quattordici poesie

Premio del Presidente 2010

L'Obliquo, 2010

 

L’assegnazione  del  Premio  del  Presidente  a Quattordici  poesie  di  Fernando  Bandini  (Brescia,  L’Obliquo, 2010) aspira a segnalare, insieme, l’eccellenza di un libro di versi e il significato complessivo di una ‘storia’ poetica  più  che  quarantennale  (iniziata  nel  1962  con In  modo  lampante)  inscritta  con  un  originale, inconfondibile rilievo nella più generale vicenda della lirica postmontaliana. Le «quattordici poesie» cui la raccolta di Bandini si intitola (tredici, per l’esattezza, più Omaggio a Rimbaud, una  memorabile  versione  di Le  bateau  ivre  di  Rimbaud)  testimoniano,  dell’autore,  l’ininterrotta,  strenua fedeltà   alle   proprie   radici   culturali   e   per   dir   così   psicoantropologiche   (capitale,   nel   suo   lungo   e  articolatissimo  esercizio  inventivo,  il  conferimento  a  Vicenza-Aznèvic  l’ufficio  di  autentico  baricentro privato e pubblico, personale e civile, come si conviene a una città della vita) e la ‘varietà’ e il rigore di una sperimentazione linguistica (tra italiano, latino e dialetto) del tutto degna del magistrale ‘conoscitore’ della poesia  e  dei  poeti  che  Bandini  è  stato  ed  è:  si  pensi  non  soltanto  alle  investigazioni  critiche  dedicate  a Leopardi  e  a  Zanella,  a  Rebora  e  a  Zanzotto,  ma  anche,  e  più,  alla  liberissima  e  talora  geniale  relazione intrattenuta con i grandi modelli offerti da Pascoli e Montale nell’ampio arco temporale che separa Memoria del futuro (1969) da Dietro i cancelli e altrove (2007). Oggi, in questa esile e in realtà concentrata, densissima silloge, l’incantevole polifonia che Bandini deduce dalla rimodulazione della lezione di quei due sommi ornitologi sembra alludere, a un tempo, a una continuità e a una discontinuità, confermando da un lato la riconoscibilità e l’altezza della voce poetica di Bandini, esibendo dall’altro i primi indizî tematici e formali di una nuova, imprevedibile stagione [a cura di Franco Contorbia] 

 


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