Gerard De Villiers - Allarme plutonio


 

 

 

Gérard de Villiers

2012

Allarme plutonio

Alerte plutonium, 1992

Serie SAS

# 107

Segretissimo SAS n° 58

Il russo Stephan e i due gorilla ceceni dalla testa rasata non sanno che questa è la loro ultima notte a Budapest. È la loro ultima notte in assoluto. L'uomo che hanno di fronte, l'iraniano Ishan Kambiz, è uno che non ama gli scherzi. C'è in ballo l'acquisto di un quantitativo di plutonio 239 a uso militare che farà del suo paese una potenza nucleare, in grado di contrapporsi agli Stati Uniti. Ma la polvere rossastra contenuta nella valigetta che il terzetto vorrebbe consegnargli in cambio di seicentomila dollari è senza valore, una truffa. Forse pensano che sia uno stupido, questi miserabili che osano intralciare l'operazione Darius. A Stephan gliela farà letteralmente mangiare tutta, la sua polvere, fino a fargli scoppiare i polmoni: sarà un messaggio eloquente per quelli che l'hanno mandato. Ai due ceceni basterà sparare in testa. Dopodiché l'operazione potrà continuare. A meno che Sua Altezza Serenissima Malko Linge, convocato dal capo della stazione CIA di Budapest, non riesca a impedirlo. Perché il Principe delle Spie è una vera arma di distruzione di massa.

TRAMA del 1993: «L’Iran ha dato il via all’operazione “Darius”, che prevede l’acquisto di ottanta chilogrammi di plutonio destinato alla produzione di armi nucleari. La CIA è all’erta. Intanto a Budapest si verifica uno strano incidente: un russo viene ucciso in modo barbaro. Nelle sue tasche si trova una pallina di plutonio 239. La polizia ungherese passa la pallina di plutonio alla CIA che incarica Malko di svolgere indagini. SAS parte per Budapest e si mette subito al lavoro. Collaborano con lui un informatore ungherese e un funzionario del nuovo KGB. E da questo punto, ovviamente, inizia una serie di avventure che coinvolgono tutti i personaggi della storia, compreso la bellissima Zakra. L’azione, che si sposta da Budapest a Rio de Janeiro per tornare poi di nuovo nella capitale ungherese, è piena di ritmo e si conclude con un finale sorprendente e drammatico. Un ottimo romanzo che dimostra come la vena di de Villiers sia ben lontana dall’esaurirsi.»

 

 

Nessun commento:

Posta un commento