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Gérard de Villiers |
2019 |
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Ostaggi in Somalia |
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Mission impossible en Somalia, 1977 |
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Serie SAS |
# 47 |
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Segretissimo SAS n° 47 (nuova serie) |
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TRAMA del 1978: «Di Gérard De Villiers la nota più caratteristica, e ammirevole, è la tempestività con cui prevede quali sono i punti caldi del globo. Qui l’azione si svolge a Mogadiscio e, ancora, il mistero riguarda alcuni ostaggi rapiti misteriosamente. Sembra quasi che De Villiers abbia una sorta di radar, nella macchina per scrivere: il romanzo esce ora, ma chiaramente è stato scritto prima che a Mogadiscio, appunto, gli ostaggi dell’aereo tedesco tenessero col fiato sospeso il mondo intero. Ma da qui l’inventiva dello scrittore prende il largo dalla realtà, creando una vicenda magistrale, con personaggi e avvenimenti graffianti, carichi di emozione e di tensione.» TRAMA del 2011: «L’Austria, il castello avito, la splendida Alexandra. In un simile scenario, cosa potrebbe andare storto per Malko Linge? Ma l’ennesima chiamata alle armi da parte della CIA, ovviamente, nella persona di David Wise, cinico capo delle operazioni “nere”. E questa volta, l’operazione è davvero nera: Mogadiscio, Somalia, nientemeno che l’ambasciatore degli Stati Uniti sequestrato con l’intera famiglia. Il governo somalo? Una farsa. L’esercito somalo? Una burla. Il Principe delle Spie non ha scelta: deve scendere nella gabbia della tigre, ma questa è una tigre dal manto rosso...» TRAMA del 2019: Atterrare a Mogadiscio è davvero come sbarcare all'inferno. Non solo per i quaranta gradi all'ombra e l'aria rovente. La Somalia è soffocata dalla massiccia presenza sovietica, tra i carri armati russi in bella mostra e gli scagnozzi della sicurezza interna organizzati dal KGB che sono dappertutto e sorvegliano tutti. Malko Linge si sarebbe tenuto volentieri alla larga da un posto simile, ma l'ambasciatore americano è stato rapito con la sua famiglia da un locale movimento di liberazione e qualcuno dovrà pur occuparsene. Gli Stati Uniti non trattano con i sequestratori, e se non ritireranno dal paese la loro rappresentanza come richiesto, gli ostaggi finiranno sgozzati. La situazione è disperata e tentare un colpo di mano assomiglia parecchio a una missione suicida. Forse gli alti papaveri della CIA che l'hanno spedito sul campo si immaginavano Malko in divisa da Superman. Purtroppo lui ha scordato di metterla in valigia. Poco male. Come molti hanno scoperto a proprie spese, il Principe delle Spie ha la pelle più dura di qualunque supereroe. |
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Gerard De Villiers - Ostaggi in Somalia
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