Giorgio Levi Della Vida - Aneddoti e svaghi arabi e non arabi


Giorgio Levi Della Vida

Aneddoti e svaghi arabi e non arabi

Vincitore saggistica 1959

Ricciardi, 1959

 

Lèvi Della Vida, Giorgio. - Orientalista italiano (Venezia 1886 - Roma 1967). Professore in diverse università, è stato uno dei maggiori cultori degli studi islamici e semitici in Italia. Di famiglia ebraica, antifascista, fu destituito dall'incarico di docente (1931) per non aver giurato fedeltà al fascismo. Scrisse importanti saggi di carattere storico, letterario e filologico. La sua attività scientifica si è svolta nel campo della letteratura siriaca (Pseudo-Beroso siriaco, 1910; Dialogo delle leggi dei paesi di Bardesane, 1921, ecc.), dell'epigrafia neopunica e della storia ebraica, ma soprattutto della storia e filologia arabo-musulmana (Studî sul califfato di ῾Alī, 1913; Le livre des chevaux d'Ibn al-Kalbī et Ibn al-῾Arābī, 1927; Il califfato di Mu῾āwiya in Balādhurī, 1937). Numerosi gli scritti frutto dell'attività svolta presso la Biblioteca Vaticana: Elenco dei manoscritti arabi islamici della Biblioteca Vaticana, 1935; Ricerche sulla formazione del più antico fondo dei manoscritti orientali della Biblioteca Vaticana, 1939; Secondo elenco dei manoscritti arabi islamici della Biblioteca Vaticana, 1965, ecc.  A una più ampia cerchia di lettori sono dedicati i suoi Aneddoti e svaghi arabi e non arabi (1959), il volume autobiografico Fantasmi ritrovati (1966) e la versione italiana di alcune antiche poesie arabe (Versi antichi di Arabia, 1967).

 


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