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Giovanni Russo |
Baroni e contadini |
Vincitore Opera prima 1955 |
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Laterza, 1955 |
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"Baroni e contadini", diventato, a mezzo secolo dalla sua uscita, un classico della letteratura meridionalistica, rivela in questa edizione aggiornata la sua attualità e la sua profondità d'analisi, e si contrappone alle tesi revisioniste oggi di moda secondo cui il Sud sarebbe stato ricco e felice se non ci fosse stata l'Unità d'Italia. La "questione meridionale" sembra ridotta a questione criminale e a simbolo dello sperpero del denaro pubblico. La banalizzazione del dibattito sui problemi del Sud nasconde invece una realtà complessa: nell'ultimo ventennio, dal Mezzogiorno è ripresa l'emigrazione come negli anni Cinquanta, ma questa volta da parte di giovani con elevati livelli di istruzione che finanziano lo sviluppo del Nord. D'altra parte, aree dal dinamismo paragonabile al Nordest smentiscono l'idea di un Sud arretrato e irredimibile, benché permangano i difetti storici, denunciati da Salvemini e Dorso, della borghesia meridionale: familismo e mancanza di senso civico. Bisogna uscire da visioni localistiche e tornare a considerare la questione meridionale come un aspetto della questione italiana, che oggi non può non essere una questione europea. Il Mezzogiorno si trova a un bivio: diventare l'avanguardia dell'Europa nel Mediterraneo, il ponte per lo sviluppo di regioni ancora arretrate del Sud europeo e del Nordafrica, o essere assimilato a queste e aggravare il divario rispetto all'Europa. |
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Giovanni Russo - Baroni e contadini
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