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Giuliana Morandini |
E allora mi hanno rinchiusa |
Vincitore Opera prima saggistica 1977 |
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Bompiani, 1977 |
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…Questa raccolta di voci di donne internate in manicomio ha un duplice significato: da un lato, quello di dare la parola a chi è stato cancellato dall’internamento; dall’altro la scelta – quale protagonista di questo messaggio – della donna, il cui internamento e le cui motivazioni all’internamento sono sempre legati alla ristrettezza e all’angustia dello spazio ad essa concesso nella nostra cultura… Ero casalinga…sono signorina…per interesse papà mio non mi ha sistemata, chi voleva me volevano i denari…avevo ragazzi che mi stavan dietro e come!, ma non mi sono mai fidanzata, papà non voleva dar la dote…così io sono caduta ammalata e son rimasta giovane, avevo trentun anni…io mi sono chiusa giovane in clinica, ora ne tengo cinquantanove, sono anni che sono chiusa dentro a una clinica…con uno svenimento cadetti a terra svenuta che non capii niente più…dicevano isterica…pazza isterica…disturbi vegetativi, un poco di esaurimento nervoso, isterismo, ipertiroidismo…sono isterica…mi hanno curato alla meglio i miei nervi, malamente…ho passato quattro cliniche…gli elettroshock al cervello m’hanno fatto… Giuliana Morandini (1938-2019), svolgeva attività teatrale, collaborava a varie riviste letterarie, con versi, racconti, saggi. In particolare ha compiuto studi su esperienze teatrali contemporanee italiane e straniere, tra cui una riflessione sul Not I di Beckett (1973), allora inedito. Nel dramma Le insensate (1975) ha riportato al testo euripidico il moderno problema della interdizione della parola e il rapporto follia-istituzione, riferendolo soprattutto alla domanda della donna. Tra le opere di narrativa ricordiamo: Cristalli di Vienna, Milano, Bompiani 1978; Caffè Specchi, Milano, Bompiani 1983; Angelo a Berlino, Milano, Bompiani, 1991; Sogno a Herrenberg, Milano, Bompiani, 1996; Notte a Samarcanda, Genova, Marietti, 2006. |
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Giuliana Morandini - E allora mi hanno rinchiusa
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