Giuliano Procacci - Storia degli italiani


Giuliano Procacci

Storia degli italiani

Vincitore saggistica 1968

Laterza, 1968

 

In questa storia I fatti e gli sviluppi politici non sono privilegiati rispetto a quelli economici, culturali e di costume. La scelta del titolo vuole significare appunto il tentativo di presentare al lettore un quadro della storia degli Italiani il più possibile «corale» e policentrico. Il primo volume, che va dall'anno Mille alla fine del secolo XVII, ha il carattere delle grandi sintesi e segue meno la successione cronologica degli avvenimenti; il secondo volume, che va dagli inizi del 700 ai nostri giorni, ha Invece un'esposizione più sistematica. Ciò si spiega più che per le diverse proporzioni di  sviluppo tra la prima e  la seconda parte, per la ragione oggettiva che la storia Italiana anteriore all'avvento del capitalismo presenta, come del resto tutta  la  storia europea, un  andamento parzialmente ciclico, specie per ciò che riguarda la storia economica; mentre, a partire dal momento in cui  l'Itala comincia ad essere Inserita nell'area di diffusione dei capitalismo,  e si  manifesta  la  spinta  alla  formazione  di  un mercato nazionale, ogni  avvenimento  assume  un  rilievo particolare  che  difficilmente  si  intenderebbe  per via  di generali  schematizzazioni. Benché destinato a un largo pubblico che si presuppone interessato a una prima informazione sulla storia d'Italia, il libro di Giuliano Procacci non manca di tesaurizzare tutte le più vive esperienze storiografiche del dopoguerra; dalle tesi gramsciane sulla funzione cosmopolita degli intellettuali italiani, sul Machiavelli, sul Risorgimento e lo Stato unitario, ai lavori di Cantlmorl e Garin che hanno rinnovato il  quadro del  Rinascimento, agli  studi  sul  Mezzogiorno, alle polemiche tra Romeo e Gerschenkron sul «decollo» de!   capitalismo   italiano,   sino  ai   contributi   rilevanti   che direttamente o per la forza della suggestione metodologica sono  venuti   alla  conoscenza   della   storia   d'Italia dalla scuola francese delle «Annales». Né un manuale, quindi, né un «saggio», ma una nuova grande sintesi, nella quale fatti e problemi della nostra storia sono risolti nell'unità della ricostruzione scientificamente rigorosa e nel racconto avvincente per chiarezza e novità.

 


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