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Longlist |
2003 |
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Julie Myerson |
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Può sempre succedere |
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Something Might Happen |
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Einaudi, 2005 |
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Il romanzo d’esordio di una scrittrice che ha saputo cogliere nel cuore di una donna felice il germe di una possibile disgregazione. Le inquietudini di Tess sono ormai sopite nel pacifico svolgersi della vita familiare, quando un evento tragico lacera le sue certezze matrimoniali, sessuali e di madre rispettabile. Quando arriva la notizia che la giovane Lennie è stata assassinata, il villaggio in cui la tragedia è avvenuta resta paralizzato, tra l’incredulità e il terrore. A soffrire più di chiunque altro è Tess, l’amica del cuore di Lennie, che la notte dell’aggressione era in un capanno sulla spiaggia con il marito di lei. Mentre le indagini della polizia fanno vanamente il loro corso, il mondo prosaico di Tess d’un tratto si sgretola. Complice anche l’arrivo da fuori di un giovane psicologo. E quello che pochi attimi prima era una solida ancora - l’amore dei figli, la relazione col marito, la vita quotidiana - diviene per Tess il sigillo del proprio fallimento. Insieme a Tess - la protagonista di questo libro - dobbiamo accettare il fatto che poter impedire alle cose di accadere è una pura illusione. Myerson ci lascia emotivamente in bilico su uno strapiombo, e senza rete sotto. «The Independent» Sebbene questo sia un libro che si finisce in fretta, ha un effetto che dura nel tempo. Dopo aver letto parecchi altri romanzi, si continua a riflettere su questo, con la sensazione che quanto vi è accaduto possa succedere anche oggi o domani. «The Observer» |
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Julie Myerson - Può sempre succedere
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