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Libero de Libero |
Di brace in brace |
Vincitore poesia 1971 |
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Mondadori, 1971 |
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La sua poesia partì da radici ungarettiane, con echi della visionarietà di Quasimodo, ma si staccò dalla scuola ermetica per divenire, come lo definisce Gian Franco Contini “tra i migliori rappresentanti di un vero e proprio surrealismo italiano”. Il poeta è Libero De Libero, nato a Fondi il 10 settembre del 1903 e scomparso a Roma il 3 luglio del 1981, all’età di 78 anni. L’anno precedente aveva annotato nel suo “Diario”: “Molte delusioni”. Allora, se per qualcuno è a volte ermetico a volte surreale, per la critica ufficiale è, invece, il maggiore “lirico puro”. Libero De Libero è stato, intanto, uno dei massimi esponenti dell’Ermetismo degli anni Trenta, assieme a Ungaretti, frequentando i vari Corrado Alvaro, Massimo Bontempelli, Leonardo Sinisgalli. È l’autore di diverse raccolte di poesie, fra le quali, “Di brace in brace”, “Circostanze”, “Solstizio” e ha diretto la prestigiosa galleria d’arte “La Cometa” della contessa Anna Letitia Pecci-Blunt, risultando essere il critico d’arte capace di convogliare in questa galleria le personalità più importanti del mondo letterario, culturale e artistico di quegli anni. Attraverso la direzione de “La Cometa”, De Libero venne a contatto con i più importanti pittori dell’epoca, principalmente con Scipione e Mario Mafai, entrambi fondatori della cosiddetta “Scuola Romana”. |
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Libero de Libero - Di brace in brace
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