Maj Sjöwall & Tomas Ross - La donna che sembrava Greta Garbo


Euronoir - Collana Hobby & Work

Maj Sjöwall & Tomas Ross - La donna che sembrava Greta Garbo

Kvinnan som li knade Greta Garbo, 1990

 

 

Hobby & Work

2000

 

Maj Sjöwall, insieme al compagno di vita e di scrittura Per Wahlöö, è stata la creatrice negli anni Sessanta di quel tipo di giallo che alla dinamica convulsa dell’indagine poliziesca sul campo univa la critica delle «società del benessere» scandinave, con il corredo di cesellati ritratti psicologici. Quella letteratura che in seguito ha trovato il suo più celebrato interprete in Henning Mankell (il quale ha sempre riconosciuto il debito verso i suoi predecessori). In questo romanzo scritto, dopo la morte di Per Wahlöö, con l’olandese Tomas Ross, l’autrice ha proseguito l’impronta stilistica e tematica della precedente fortunatissima serie. Così La donna che sembrava Greta Garbo, è anche il racconto dell’ingerenza poliziesca e della prepotenza dei servizi segreti, con una tensione apparentemente più adatta alla Guerra fredda che non alle placide comunità a guida socialdemocratica. Atmosfere che, pagina dopo pagina, mirano a rammentarci che la Svezia è stata comunque il paese dell’insoluto, misterioso omicidio del primo ministro di sinistra Olof Palme. Christine, una bella e giovane donna implicata nel ricatto a un alto esponente governativo di un paese straniero, è scomparsa nel nulla. L’ultima volta era stata vista abbigliata in modo da sembrare Greta Garbo: per sfuggire all’attenzione attirandola su di sé. Sulle sue tracce, disperse nell’arcipelago di Stoccolma, si lanciano anche, in concorrenza con gli apparati di sicurezza, un giornalista disoccupato e il padre della fuggitiva, che l’ha casualmente rivista in un film pornografico. Il padre cerca una figlia perduta e visibilmente in pericolo, il giornalista un riscatto, ma cosa inseguono veramente i servizi dietro quella innocua ventenne?

 


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