Roberto Amato - Le cucine celesti


Roberto Amato

Le cucine celesti

Vincitore poesia 2003

Diabasis, 2003

 

Una raccolta la cui lettura mi aveva procurato felicità e fiducia; quella fiducia, per intenderci, che si prova a volte quando si attraversa sulle strisce pedonali e le automobili si fermano rispettose. La sensazione di vivere in un mondo di cose semplici e molto profonde. Mi piaceva tutto delle poesie di Le cucine celesti; il loro tono generoso e ironico, la capacità di giocare con parole di uso quotidiano rese sfolgoranti grazie al contesto straniante in cui il poeta le collocava. Mi piaceva l’odore caldo di cucina che ne usciva, le fantesche con i grembiuli e le vette celesti dalle quali osservare piccoli destini che si fanno poesia. Quei versi erano riusciti persino a farmi apprezzare le ore spese a cucinare, attività in cui non eccello e che mi genera qualche frustrazione. Dopo la lettura di Le cucine celesti, con i suoi tripudi di odori, paradisi e inferni culinari, saturnini riti domestici, quelle ore avevano improvvisamente assunto una loro calorosa aurea poetica. (Margherita Loy)

 


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