Daniyal Mueenuddin - Altre stanze, altre meraviglie


 

National Book Award Fiction

Finalista

2009

Daniyal Mueenuddin

Altre stanze, altre meraviglie

In Other Rooms, Other Wonders

 

Mondadori, 2010

 

Nella campagna che circonda Lahore, in una vasta tenuta di proprietà di K.K. Harouni, si intrecciano le vicende di una quantità di personaggi. Oltre al vecchio signore di stampo feudale, gli abitanti dei villaggi vicini che dipendono dai suoi favori, i domestici, e una serie di parenti, prossimi o lontani, che hanno cercato fortuna in città o all'estero: gli sfacciatamente ricchi e i disperatamente poveri, tutti alle prese con i vantaggi e i limiti della posizione sociale, con la sparizione delle vecchie usanze, e con lo choc del cambiamento. A farci capire che quello descritto da Daniyal Mueenuddin è il Pakistan contemporaneo sono soltanto la comparsa di una motocicletta, per quanto datata, l'evocazione del fantasma di una Rolls Royce, la visita di una figlia occidentalizzata, l'incontro a Parigi tra i genitori di un giovane pachistano e la sua fidanzata americana... Per il resto l'atmosfera del racconto è quella di una terra senza tempo, dove non hanno posto l'Occidente, o il fondamentalismo, e che brilla invece dell'intelligenza e dell'astuzia affinate dalle avversità dei personaggi più sfortunati. Mueenuddin mette a nudo - a volte in commedia, più spesso in tragedia -, la complessità della cultura pachistana nel momento in cui l'ordine feudale sopravvissuto viene scardinato e trasformato in modernità: il risultato è una comédie humaine in miniatura dove spiccano personaggi femminili molto diversi da quelli che la cronaca propone quotidianamente alla nostra facile indignazione.

 

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