Ha Jin - L'attesa


National Book Award Fiction

Vincitore

1999

Ha Jin

L'attesa

Waiting

 

Neri Pozza, 2000

 

È l'estate del 1967 a Muji, una città del nord della Cina, e nel teatro dell'ospedale militare una compagnia di Changchun è impegnata nella messa in scena di una delle pagine più gloriose della storia cinese: La battaglia navale del 1894 contro i giapponesi. Seduto in quinta fila, tra chi agita il ventaglio e chi mangiucchia semi di girasole, Lin Kong, il medico dell'ospedale, un uomo dal bel volto pallido e liscio, con un paio di occhiali dalla montatura nera posati sul naso diritto, non ascolta certo la voce melodiosa degli attori né degna di uno sguardo i bambini che si rincorrono sotto il palco, armati di fionde, pistole e spade di legno, tutti con il berretto dell'esercito e i distintivi del Presidente Mao sul petto. Lin Kong non ha occhi né orecchie che per la donna che gli siede accanto: Manna Wu, l'infermiera alta e snella e dallo sguardo meravigliosamente brillante e vivace. Con la punta delle dita, Manna Wu gli sta carezzando il palmo della mano, come per disegnarne la linea del cuore e della vita… Così, nelle pagine di questo libro, ha inizio la storia d'amore che vi è narrata: dal gesto indiscreto di Manna Wu, che non esita a sfidare in pubblico le convenzioni e le leggi della grande terra dell'Impero rosso. Lontano, infatti, dalle sperdute parti di un piccolo villaggio di campagna, vive la donna che fu data in sposa a Lin quando lui era ancora soltanto un ragazzo: Shuyu, umile e fedele oltre misura, la taciturna moglie dai capelli troppo corvini e l'aria smunta, e dalle braccia e dalle gambe troppo sottili per riempirle i vestiti. Romanzo dalla scrittura impeccabile, che ci restituisce con precisione l'eterno conflitto tra ragione e sentimento, L'attesa ci conduce anche nel cuore dell'irrisolvibile scontro tra tradizione e modernità che ha caratterizzato, e seguita tuttora a farlo, la Cina moderna. Manna Wu è istruita e sa che, nella nuova Cina, ance una donna può decidere della sua vita. Shuyu attorciglia, invece, ancora i suoi capelli in un'austera crocchia, porta i piedi fasciati, e cammina ancora con la testa china. Come se l'intero destino della Cina fosse racchiuso allegoricamente nella sua figura, Lin Kong può solo dividersi tra le due donne e sperare, nell'attesa, che il destino decida finalmente il divorzio dall'una o dall'altra.

 

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