Vincitore |
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2001 |
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Herbert P. Bix |
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Hirohito and the Making of Modern Japan |
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Non tradotto |
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In questa rivoluzionaria biografia dell'imperatore giapponese Hirohito, Herbert P. Bix offre il primo sguardo completo e non verniciato all'enigmatico leader i cui sessantatré anni di regno hanno introdotto il Giappone nel mondo moderno. Mai prima d'ora la vita piena di questa controversa figura è stata rivelata con tale chiarezza e vividezza. Bix mostra com'era essere addestrato dalla nascita per una posizione solitaria all'apice della gerarchia politica della nazione e come simbolo venerato dello status divino. Influenzato da un'insolita combinazione della tradizione imperiale giapponese e di una moderna visione scientifica del mondo, il giovane imperatore si evolve gradualmente nel suo ruolo preminente, allineandosi al crescente movimento ultranazionalista, perpetuando un culto del culto religioso dell'imperatore, resistendo ai tentativi di frenare il suo potere e per tutto il tempo lucidando la sua immagine di monarca riluttante e passivo. Qui vediamo Hirohito com'era veramente: un uomo di forte volontà e vera autorità. Supportato da una vasta gamma di documenti primari non ancora sfruttati, Hirohito e il Making of Modern Japan è forse il più illuminante nel sollevare il velo sulla mitologia che circonda l'impatto dell'imperatore sulla scena mondiale. Concentrandosi da vicino sulle interazioni di Hirohito con i suoi consiglieri e i successivi governi giapponesi, Bix getta nuova luce sulle cause della guerra cinese nel 1937 e sull'inizio della guerra dell'Asia-Pacifico nel 1941. E mentre la saggezza convenzionale vuole che la nazione sempre più straniera l'aggressione è stata guidata e mantenuta non dall'imperatore ma da un gruppo d'élite di militaristi giapponesi, la realtà, come testimoniato qui, è molto diversa. Bix documenta in dettaglio il ruolo forte e decisivo svolto da Hirohito nelle operazioni di guerra, dall'acquisizione della Manciuria nel 1931 attraverso l'attacco a Pearl Harbor e infine la fatidica decisione nel 1945 di accedere a una resa incondizionata. L'imperatore, infatti, prolungò caparbiamente lo sforzo bellico e poi utilizzò gli orribili bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, insieme all'entrata in guerra sovietica, come strategia di uscita da una situazione senza vittoria. Dal momento della capitolazione, vediamo come i leader americani e giapponesi si siano mossi per giustificare il mantenimento di Hirohito come imperatore imbiancando il suo ruolo in tempo di guerra e rimodellando la coscienza storica del popolo giapponese. La chiave di questa strategia era l'alleanza di Hirohito con il generale MacArthur, che lo aiutò a mantenere la sua statura e a liberarsi della sua immagine militarista, mentre MacArthur usò l'imperatore come prestanome per aiutarlo a convertire il Giappone in una nazione pacifica. La loro collaborazione ha assicurato che l'immagine dell'imperatore avrebbe incombente negli anni del dopoguerra e nei decenni successivi, quando il Giappone ha iniziato a farsi strada nell'era moderna e ha lottato - come fa ancora - per fare i conti con il suo passato. | |
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Herbert P. Bix - Hirohito and the Making of Modern Japan
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