Robert Caro - Master of the Senate: The Years of Lyndon Johnson


Vincitore

2003

Robert Caro

Master of the Senate: The Years of Lyndon Johnson


 

Non tradotto

 

Master of the Senate, Book Three of The Years of Lyndon Johnson, racconta la storia di Johnson attraverso uno dei suoi periodi più straordinari: i suoi dodici anni, dal 1949 al 1960, al Senato degli Stati Uniti. Al centro del libro c'è la sua rivelazione senza precedenti di come funziona il potere legislativo in America, come funziona il Senato e come Johnson, nella sua ascesa alla presidenza, ha dominato il Senato come nessun leader politico prima di lui aveva mai fatto. Fu durante questi anni che tutta l'esperienza di Johnson - dalla sua infanzia in Texas Hill Country alla sua appassionata rappresentazione al Congresso dei suoi elettori difficili alla sua instancabile costruzione di una macchina politica - si è concretizzata. Caro introduce la storia con un drammatico resoconto del Senato stesso: come Daniel Webster, Henry Clay e John C. Calhoun ne avevano fatto il centro dell'energia governativa, il forum in cui venivano dibattute le grandi questioni del paese. E come, quando arrivò Johnson, si era ridotto a un corpo che rispondeva semplicemente alle iniziative esecutive, quasi impermeabile alle forze del cambiamento. Caro anatomizza il genio della strategia e della tattica politica con cui, in un'istituzione che ha reso onnipotente il sistema di anzianità per un secolo e più, Johnson è diventato leader della maggioranza dopo un solo mandato: il più giovane e più grande leader del Senato nella nostra storia; come ha manipolato le regole e i costumi sacri del Senato e le debolezze e i punti di forza dei suoi colleghi per cambiare il Senato "immutabile" da una libera confederazione di senatori sovrani a una macchina legislativa ronzante sotto il suo pugno di ferro. Caro dimostra come il genio politico di Johnson gli abbia permesso di conciliare l'inconciliabile: mantenere l'appoggio dei sudisti che controllavano il Senato guadagnandosi la fiducia - o almeno la collaborazione - dei liberali, guidati da Paul Douglas e Hubert Humphrey, senza i quali non poteva raggiungere il suo obiettivo di vincere la presidenza. Mostra il lato oscuro dell'ambizione di Johnson: come ha dimostrato la sua lealtà ai grandi baroni del petrolio che avevano finanziato la sua ascesa al potere distruggendo spietatamente la carriera del New Dealer che era incaricato di regolamentarli, il presidente della Federal Power Commission Leland Olds. E lo osserviamo raggiungere l'impossibile: convincere i sudisti che era essenziale che gli permettessero di fare qualche progresso verso i diritti civili. In un tour de force mozzafiato, Caro descrive in dettaglio lo straordinario trionfo di Johnson nelle manovre per approvare la prima legislazione sui diritti civili dal 1875.

 

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