Vincitore |
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1962 |
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Anna Langfus |
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Les Bagages de sable |
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Pochi anni dopo la guerra, Maria, una giovane donna polacca, vaga in una Parigi schiacciata dal caldo estivo. La sua famiglia fu sterminata sotto l'occupazione tedesca in Polonia. Da allora il mondo ha trovato la pace, ma Maria ora vive lì come un'estranea in un luogo popolato da ombre dove i morti hanno cittadinanza tanto se non più dei vivi. Le preoccupazioni e i valori umani sono diventati incomprensibili per Maria. Tutto vale e niente vale. Un vecchio, Michel Carron, incontra per caso, si affeziona a lei e decide di seguirlo al sud. Ma lì il suo compagno gli dice che la tenerezza e l'amicizia non gli bastano. Tra di loro inizia una lotta astuta; il desiderio del vecchio è accresciuto dalle evasioni di Maria. Maria, cercherà di far rivivere con un gruppo di bambini l'integrità e l'incanto della propria infanzia. Il suicidio di una ragazzina spinge anche Maria ad andare, a modo suo, "fino alla fine". Si arrende al vecchio, poi si rifugia in un'esistenza letargica, in una privazione morale dove spera di trovare la pace. Ma l'arrivo improvviso della moglie del suo vecchio amante rompe ancora una volta l'equilibrio. Maria deve partire e affrontare la realtà del mondo, provare a vivere forse, ancora da sola. Questo libro sobrio, forte e tragico è la seconda opera di Anna Langfus di cui non abbiamo dimenticato Le Sel et le Sulphur, Premio Charles Veillon 1961. |
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Anna Langfus - Les Bagages de sable
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