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Vincitore |
1998 |
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Christian Liger |
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Le Roman de Rossel |
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Ha lasciato un segno abbagliante nella storia della guerra del 1870 e del Comune; il suo breve destino è stato quello di un eroe, eppure è quasi sconosciuto. Politecnico, ufficiale di macchina, protestante di Nîmes, cioè soldato, repubblicano e patriota, Louis-Nathaniel Rossel non aveva ventisei anni quando le prime sconfitte sul Reno aprirono la Francia ai prussiani. L'imperatore capitola a Sedan. A Parigi viene proclamata la Repubblica. In fuga da Metz e dall'esercito immobile di Bazaine, Rossel cerca nella debacle a chi offrire il suo fervore e i suoi talenti. A Gambetta, esiliato a Tours? Ma Gambetta non la sente e la caccia via. Chi resta a salvare l'onore? Parigi, conquistata dal nemico e presto dai Versaillais. Ci si butta, si impone con la sua fiamma e il suo rigore; eccolo il capo personale allora Ministro della Guerra del Comune. Ma regnano il disordine e l'incompetenza: solo lui può vedere bene. Solo, quindi sconfitto... Stava per essere condannato a morte dalla sua famiglia quando i Versailles, entrati a Parigi, lo arrestarono. Fu fucilato il 28 novembre 1871 nel campo di Satory. Aveva ventisette anni. Avrà giocato la sua vita in pochi mesi. Dalla primavera all'autunno dell'Anno Terribile, avrà vissuto una vera "passione", con l'orgoglio e la nobiltà dell'uomo che non si arrende mai, nel silenzio di chi sa che non sarà ascoltato. , e chi accetta. A questo tragico destino, Christian Liger, Nîmes e lo stesso protestante hanno dedicato questa storia esemplare. |
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Christian Liger - Le Roman de Rossel
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