Candidato 2008 |
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Giuseppe Manfridi |
La cuspide di ghiaccio |
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Gremese, 2008 |
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A notte fonda, la carcassa di un’auto finisce di bruciare in fondo a una scarpata. Giunta sul posto, la polizia stenta a individuare dei resti umani fra i rottami combusti. L’unica cosa intatta che riesce a trovare nelle vicinanze è una piccola piramide in plexiglas, con una faccia istoriata da una misteriosa iscrizione. E avrebbe anche rinvenuto, se non fossero stati distrutti dal fuoco, tre biglietti d’ingresso a una mostra che, «se integri, sarebbero risultati staccati e obliterati, tempo dopo, nella piena luce del giorno appresso». Parte di qui, dall’abbrivio di un intrigante mystery, una storia scandita da sempre crescente suspense, che solo nell’ultimo rigo del romanzo paleserà il suo perfetto scioglimento. Ma l’accurato dosaggio degli indizi e dei colpi di scena non impedisce a Giuseppe Manfridi di mettere a nudo con spietata sincerità gli articolati meccanismi di una grave crisi di coppia, o la sorda ipocrisia dei rapporti sociali, o ancora il disagio esistenziale di una maturità fatalmente irrisolta, o infine il brivido metafisico che può tentare e coinvolgere ognuno di noi. La cuspide di ghiaccio è insomma un romanzo ricco e complesso, capace di offrire diversi livelli di lettura, e di conseguire in ciascuno di essi risultati originali e sconvolgenti. |
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Giuseppe Manfridi - La cuspide di ghiaccio
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