Jean Echenoz - Inviata speciale


Jean Echenoz

Inviata speciale

Finalista 2019

Adelphi, 2018

Envoyée spèciale, 2016

Trentaquattro anni, camicetta azzurra attillata, pantaloni skinny antracite, corto caschetto alla Louise Brooks – in una parola, incantevole. E` cosi` che ci appare Constance, poco attiva e poco qualificata, ma in compenso duttile, molto incline alle disavventure sentimentali e misteriosamente capace di scatenare, con la sua morbida svagatezza, l'imprevedibile. Una quindicina di anni fa, fra l'altro, Constance e` stata l'interprete di un successo planetario, "Excessif", una di quelle canzoni che fanno ballare il mondo intero, dalla Lapponia allo Yemen, e assicurano a chi le compone – nella fattispecie il suo ex marito, Lou Tausk – un'esistenza oziosa e dorata. Una canzone che tutti ricordano ma che continua a essere popolarissima, guarda caso, fra gli apparatcik della Corea del Nord, incluso uno dei consiglieri piu` influenti del Leader supremo, Gang Un-ok. Giovane, charmant, educato in Svizzera e presumibilmente aperto al dialogo con l'Occidente, Gang e` insomma il bersaglio ideale del languido fascino di Constance, che dopo varie, e per noi irresistibili, peripezie finira` – agente segreto suo malgrado – in una opulenta villa di Pyongyang con la missione quanto mai rischiosa di sedurre Gang, e destabilizzare la Corea del Nord. Con "Inviata speciale" Jean Echenoz torna alla narrazione pura, e insieme al noir e alla spy story, di cui e` da sempre appassionato, mettendo la sua impareggiabile ironia e tutte le scintillanti risorse della sua scrittura al servizio della piu` affettuosa celebrazione: «Sabotare per espandere, potrebbe essere il mio slogan» ha del resto dichiarato. Quel che e` certo e` che seguendo Constance da Parigi alla Creuse alla baia di Wonsan, dov'e` ormeggiato lo yacht di Kim Jong-un, ritroveremo, miracolosamente, l'euforia della lettura.

 

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