Madame Motamboru va a Singapore senza rendersi conto che è stata attirata in una trappola: una volta là, si trova infatti coinvolta in un'accusa di omicidio che, se portata fino in fondo, la farà trovare impiccata senza pietà. Spaventata, la donna fa appello al suo amico Virgil Tibbs, il famoso detective nero che già in passato l'ha aiutata in un'occasione quasi altrettanto pericolosa. E Tibbs, eletto al compito di salvatore della signora anche dal governo americano, si trova proiettato in un mondo sfuggente, dove tutto è possibile e dove le ombre della morte si trasformano in illusorie ombre cinesi. Ad esempio, i due figli in tenera età dell'ingegnere che lavora in un cantiere locale perché sono stati uccisi? E, soprattutto, che cos'ha a che vedere il problema con il cadavere dell'uomo che la signora Motamboru si è trovata accanto nella sua stanza d'albergo, all'inizio della macabra macchinazione? Simpatico, umano, scattante, il poliziotto Tibbs è dotato di quella famosa quinta marcia che fa di un uomo "un più".
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