Laurent Gaudé - Gli Scorta


Vincitore

2004

Laurent Gaudé

Gli Scorta

Le Soleil des Scorta

 

Neri Pozza, 2005

 

È il 1875 a Montepuccio e il calore del sole sembra spaccare la terra. Agosto schiaccia il massiccio del Gargano con la sicurezza di un antico signore, e ogni cosa è immobile nell'aria infuocata. L'asino e il cavaliere, che avanzavano lenti lungo la via Nuova, come ombre condannate a un antico castigo, si sono arrestati davanti alla casa dei Cannito. Il cavaliere è sceso a terra con un'agilità inaspettata. Non ha avuto bisogno di bussare alla porta. Una donna gli ha aperto. E sulla soglia ha riconosciuto subito l'uomo che aveva di fronte: Luciano Mascalone, tornato in paese, dopo quindici anni di galera, per consumare la sua vendetta. La donna non ha detto nulla, non ha mostrato né gioia né sorpresa. Lo ha guardato negli occhi come si fissa il destino, e ha semplicemente aperto il palmo della sua mano. Luciano Mascalone ha pensato allora che era già sua, che gli apparteneva, che non avrebbe lottato. Sporco e coperto di polvere è entrato in casa Cannito e, tra le lenzuola fresche di un grande letto, mentre lei gemeva come una vergine, il sorriso sulle labbra, stupita di piacere, abbandonata, l'ha presa... L'ha presa senza curarsi di niente, senza deliberatamente pensare che, una volta uscito da quella casa, avrebbe pagato con la vita il suo gesto. Così, in questo romanzo, ha origine la stirpe degli Scorta: dall'unione violenta di Luciano Mascalone e Immacolata Cannito, unione da cui nascerà Rocco, bastardo, assassino e stupratore come suo padre, che terrorizzerà il paese prima di sposarsi e avere tre figli. Dall'asino fumatore al prete che termina la sua esistenza nudo e folle sotto il sole della Puglia, da Carmela, la sorella e la madre per eccellenza, che trascorre tutta la sua esistenza a serbare il segreto di un amore impossibile, a Elia, il piccolo ladro di reliquie, la storia di un combattimento incessante si snoda in queste pagine: il combattimento di una famiglia contro la maledizione della sua terra. Una terra che gli Scorta, "mangiatori di sole", odiano e amano ad un tempo e non riescono ad abbandonare tanto che le sono simili. Romanzo di "miti e amori contrastati" (L'Express), storia di una "famiglia che è spesso fuori della legge, ma che possiede anche una nobiltà vera" (Magazine Littéraire), "Gli Scorta" ci restituisce tutta la potenza arcaica del nostro Sud, di un mondo in cui gli esseri umani si misurano spesso con antichi castighi.

 

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