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Vincitore |
2005 |
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Sylvie Germain |
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Magnus |
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Magnus |
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Santi Quaranta, 2010 |
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Magnus è la storia di un bambino rimasto orfano che ha perso la propria identità dei primi cinque anni di vita, ed è diventato adulto con i nomi imposti di Franz-Georg e di Adam. Unico punto di riferimento rimasto è un orsacchiotto di media grandezza che “emana un discreto odore di bruciaticcio”, i suoi “occhi sono singolari, hanno la forma e la doratura lucente della corolla dei ranuncoli… Avvolto intorno al collo, porta un riquadro di cotone con il suo nome ricamato in grosse lettere variopinte. Magnus sarà adottato da una coppia di tedeschi, di cui crede di essere figlio nella realtà sconvolgente della Germania nazista; tuttavia egli tenta, istintivamente, di colmare il vuoto della sua infanzia: inizia così la ricerca della sua vera identità, che è un itinerario reso dalla scrittrice francese in maniera trepidante, pieno di colpi di scena, ammorbiditi da sequenze assorte e dolcemente misteriose. Sylvie Germain tiene sospeso il lettore, con delicatezza e tremore, attraverso una lingua sognante e rarefatta, intrisa però dei colori trasparenti e accesi della vita e del mondo, e con una sensibilità psicologica finissima e realistica, capace di ritratti e di interni memorabili. Magnus passa attraverso diverse situazioni esistenziali fino a un acerbo isolamento che viene poi superato dall’incontro con il fraticello eremita, fra’ Jean, un monaco amante delle api, pieno di gioia e di sapienzialità: un fraticello solitario, un po’ irriverente e giocoso, che si rivela profondamente saggio e umano |
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Sylvie Germain - Magnus
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