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Valerio Evangelisti | 2011 | ||
One Big Union | |||
Serie trilogia americana | # 3 | ||
Mondadori | |||
Valerio Evangelisti ambienta il suo ultimo romanzo negli Stati Uniti, a cavallo tra l'Ottocento e il novecento, quando One Big Union significava una nuova concezione di sindacalismo, un fronte comune per opporsi al potere delle industrie, sempre più grandi ed organizzate. Robert W. Coates è un meccanico che lavora in una di queste industrie. E' un giovane cittadino modello, è di buon carattere, religioso e molto affezionato alla famiglia. Il lato negativo è che coltiva un patriottismo che sconfina nel nazionalismo, oltre ad avere alcuni pregiudizi razziali. E sono proprio questi motivi che lo spingono a lavorare, per conto di agenzie specializzate, come infiltrato nei sindacati e nel movimento operaio. Il suo incarico consiste nel dissuadere gli operai a partecipare agli scioperi, inibire la loro capacità di associazionismo e riportare i lavoratori alla disciplina e alla produttività. Attraverso gli occhi del protagonista, Valerio Evangelisti racconta gli albori del sindacalismo americano, con i suoi momenti tragici e gli eventi accaduti nell'arco di un cinquantennio. Si parla dei grandi scioperi dei ferrovieri fino agli Wobblies, degli innoovativi strumenti di comunicazione per unificare gli operai ed estendere la protesta, quali volantini multilingue, le canzoni e i fumetti. Valerio Evangelisti, con One Big Union, rivela i meccanismi subdoli che hanno segnato la storia dello spionaggio sindacale negli Stati Uniti. | |||
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Valerio Evangelisti - One Big Union
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