Vincitore |
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1960 |
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Vintilă Horia |
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Dio è nato in esilio |
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Dieu est né en exil |
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Castelvecchi, 2015 |
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Esiliato da Augusto ai confini orientali del
nascente Impero Romano, sull'attuale Mar Nero, Publio Ovidio Nasone
affida la propria amarezza alle pagine di un diario. Le Metamorfosi, il
suo capolavoro, hanno lasciato un vuoto nella coscienza, e gli dèi
sembrano aver abbandonato il mondo. Ma proprio qui, nella terra dei
Geti, il poeta coglie i primi bagliori di un nuovo culto e prepara il
suo spirito a un ultimo, imprevisto cambiamento. Attraverso la figura di
Ovidio - diviso tra la disillusione e il sarcasmo, il desiderio e la
poesia - Vintila Horia tenta di elaborare l'angoscia dell'esilio a cui
lo aveva costretto il regime comunista in Romania. L'intreccio di
esperienza personale e dimensione letteraria rendono "Dio è nato in
esilio" un'opera in cui la scrittura diventa testimonianza, il lirismo
denuncia politica e la singolarità di un'esistenza storica assume un
significato universale. Nel 1960 il libro vinse il Premio Goncourt, che
Horia rifiutò in seguito a una campagna denigratoria orchestrata contro
di lui dal governo romeno. |
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Vintilă Horia - Dio è nato in esilio
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