Bill Pronzini | |||
Pietà per gli ingiusti | |||
The Snatch, 1971 | |||
serie | # 1 | ||
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Il Giallo Mondadori n° 1242, 1972 | |||
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Trecentomila dollari di riscatto per un figlio rapito non sono un’inezia nemmeno per chi possiede la sostanza che si attribuisce a Louis Martinetti. Secondo lo stesso Martinetti, il primo messaggio del rapitore chiede che la consegna del denaro sia effettuata da persona estranea alla famiglia. Così, Martinetti si rivolge a un investigatore privato di San Francisco che gli è stato indicato come il più onesto e discreto. Costui è convinto che Martinetti farebbe bene a collaborare con la polizia, anziché assecondare il kidnapper, ma rispetta la decisione del padre il quale dichiara che preferisce pagare. In fondo, pensa l’investigatore, la missione non presenta problemi particolari. Si tratta soltanto di eseguire le disposizioni che il rapitore darà per telefono. Comincia l’attesa spasmodica alla quale l’investigatore partecipa. Con lui e con Martinetti, sono la bella moglie di quest’ultimo; Dean Proxmire, il premurosissimo segretario; e Allan Channing, un uomo portato solitamente a considerare soltanto l’aspetto pratico delle cose, vecchio amico e socio di Martinetti. L’investigatore, quasi suo malgrado, scopre qualcosa sul conto di ognuno, e non vede l’ora di «cambiare aria», il che dovrebbe essere imminente. La chiamata telefonica arriva. L’investigatore prende il denaro, sale in auto e fila al luogo isolato dove ha l’ordine di deporre il malloppo. Quando sta per andarsene, un grido terribile lo fa ritornare sui suoi passi… | |||
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Bill Pronzini - Pietà per gli ingiusti
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