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Finalista |
2012 |
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Alice LaPlante |
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Non ricordo se ho ucciso |
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Turn of Mind |
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Fazi, 2012 |
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Nel suo romanzo d’esordio, dietro l’apparenza di un semplice caso di omicidio, Alice LaPlante offre una prova virtuosistica del suo grande talento. Non ricordo se ho ucciso usa infatti diversi toni con perfetta maestria, da una sinistra inquietudine kafkiana a una creatività narrativa nabokoviana, alternando una prosa asciutta e incandescente memore di Raymond Carver a un allucinato flusso di coscienza alla William Faulkner. Ma a rendere questo romanzo davvero magistrale è il fatto che tutti questi effetti non sono superficiali o sconnessi tra loro; al contrario, questo spettro di atmosfere letterarie è una rappresentazione autentica e a tutto tondo di come la mente tanto brillante quanto frantumata della protagonista Jennifer racconterebbe la propria storia. La malattia di Alzheimer è un’esperienza crudele e spesso disperata, ma in qualche modo, oltre quel buio, LaPlante ci ha donato questa esplosiva, caleidoscopica visione. |
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Alice LaPlante - Non ricordo se ho ucciso
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