Anthony Powell - Nella musica del tempo: Autunno


 

 

Anthony Powell

Nella musica del tempo: Autunno

The Valley of Bones - The Soldier’s Art - The Military Philosophers (A Dance to the Music of Time)

 

Mondadori, 1972

 

In questo vasto affresco della seconda guerra mondiale vista e vissuta da protagonisti britannici, Anthony Powell, uno tra i maggiori scrittori inglesi del Novecento, impiega magistralmente le possibilità di analisi che privilegiano il romanziere nel penetrare la realtà di un determinato periodo in misura molto più profonda di quanto non sia consentito allo storico. Il periodo in questione è quello durante il quale l'Inghilterra dà il meglio di sé, ma rivela anche incongruenze e sprovvedutezze, grave impreparazione e incorreggibile tendenza al dilettantismo. Dopo questa prima operazione dissacratoria, Powell ne compie una ancor più sottilmente demistificante, presentandoci la società inglese mentre continua imperterrita nelle sue abitudini stantie, sebbene il mondo le bruci attorno, e la catastrofe appaia irreparabile. I personaggi del romanzo, nonostante la serietà delle loro funzioni e del loro impegno, nonostante l'impiego di tutte le loro virtù d'intelletto e di cuore, si ritrovano nell'angustia dell'individualismo e dell'egoismo, che soffocano gli slanci e spengono le speranze. Il contrasto drammatico fra la tragica maestà degli avvenimenti e l'inadeguatezza umana non è reso col ricorso a immagini e ammonizioni apocalittiche, ma con un'ironia e uno humour intrisi di partecipe simpatia e di accorato rimpianto (si sente a ogni riga che l'autore scrive del proprio tempo e del proprio ambiente; l'identificazione col protagonista Nicholas Jenkins è evidente).Il che conferisce al romanzo, non privo di spunti addirittura comici, una levità e una godibilità di lettura impareggiabili. Questo Autunno è il romanzo di uno scrittore che ha profondamente assimilato la lezione proustiana e che ha saputo fascinosamente raffigurare il crepuscolo di una società raffinata e scettica, inimitabile nella sua originalità e nei suoi tic, e di un impero, non solo geografico ed economico, che come ogni altra realtà umana si è rivelato transeunte anche se ha improntato di sé un lungo tratto di storia.

 

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