Tintin in Tibet sfrutta un soggetto già utilizzato da Hergé: un amico è in difficoltà e il nostro eroe si mette in cammino per aiutarlo senza esitazione alcuna. Era già accaduto con il Professor Girasole, seguito in Perù, in Syldavia e in Borduria, e con l’emiro Aliq Ihr Ish, travolto da un colpo di stato. Stavolta accade con il giovane Chang Chong-Jen che Tintin incontrò bambino e salvò ne Il loto blu. Il ragazzo risulta fra i passeggeri di un volo caduto sulle montagne del Nepal ma, nonostante non ci sia traccia di superstiti, Tintin è sicuro che l’amico sia sopravvissuto al disastro: a convincerlo un sogno nel quale Chang invoca il suo aiuto. |
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